Per il reato più grave preso in esame dagli inquirenti che si sono occupati del Dc9 caduto a Ustica, strage, non ci sarà un seguito. Il giudice Priore infatti ha dichiarato di non doversi procedere perché “ignoti gli autori del reato”. Il giudice, che dei 48 imputati ne ha rinviati a giudizio 9, ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Luciano Carico, Claudio Belluomini, Giuseppe Gioia, Mario De Crescenzo, Aurelio Mandes, Gianluca Muzzarelli, Pietro Tessitore, Porfirio Massari, Antonio Trombetta, Franco Pisano, Domenico Zauli, Giovanni Cavatorta, Giorgio Russo, Roberto Zuliani, Guglielmo Sinigallia, Adulio Ballini, Pasquale Abbate, Mario Di Giovanni, Avio Giordano, Giuseppe Gruppuso, Salvatore Loi, Antonio Massaro, Sebastiano Muti, Salvatore Orlando, Fulvio Salmè, Mario Sardu, Sossio Tozzio, Giuseppe Vitaggio, Gerardo Abbate, Antonio Di Micco, Tommaso Acampora, Lucio Albini, Gennaro Sarnataro, Gerardo Rocco, Vincenzo De Angelis, Vincenzo Inzolia, Adriano Piccioni e Federico Mannucci Benincasa. La dichiarazione di non procedere, estesa per due reati minori anche ai generali Melillo e Tascio, viene motivata con la prescrizione o perché il fatto non è più previsto dalla legge o con altre motivazioni. Lo stesso Priore ha inoltre dichiarato di non doversi promuovere azione penale nei confronti di Nicola Cariati, Demetrio Cogliandro, Claudio Coltelli, Salvatore Curci, Sandro Ferracuti, Angelo Livi, Domenico Lo Giacco, Bartolomeo Lombardo, Sebastiano Malfa, Cosimo Maraglino, Giorgio Parisi, Salvatore Raimondi, Claudio Santoliquido, Giorgio Santucci, Luigi Tramacere e Cesare Zecchini. Il giudice Priore ha inoltre dichiarato di non doversi promuovere l'azione penale nei confronti di Mannucci Benincasa in relazione all'ipotesi di falso per soppressione, e nei confronti di Notarnicola e Bonprezzi, in merito all'ipotesi di favoreggiamento personale. Priore ha inoltre ordinato la separazione degli atti relativi alle posizioni di un altro gruppo di persone indagate per la prosecuzione delle indagini. |